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venerdì 13 luglio 2012

Made to last eyes di Pupa, la regina madre di tutte le matite



Questa non è una matita. Questa è LA matita. Finalmente, dopo tanto cercare, l'ho trovata. E so già che non me ne staccherò più. Parlo della nuova Made to Last di Pupa, versione eyes. Un nome che ne fotografa fedelmente la caratteristica principale: la durata. Ragazze mie, è una roba straordinaria. Neanche i quaranta gradi calabresi e l'umidità della mia Cosenza sono riusciti a schiodarla di lì: l'ho applicata alle 15 e solo poco dopo l'1 di notte ha levato le tende. Ma perché è a quell'ora che mi sono struccata, altrimenti sono certa che avrebbe resistito chissà ancora per quanto, nonostante le correnti africane, bulgare, oceaniche o chessò io.  Neanche un accenno di sbavatura, niente di niente. Tant'è che sono ancora piacevolmente sbalordita. Si tratta, per chi non ne abbia ancora sentito parlare, di una matita automatica. La Pupa ne ha sfornato in gran quantità e di due diverse tipologie: per gli occhi e per le labbra (qui trovate la prima delle due collezioni). Non facendo generalmente un grande uso di quelle per contornare le labbra, mi sono immediatamente buttata sulle mine per gli occhi. La varietà di colori è impressionante. Nell'indecisione, ho optato per una tonalità che mi mancava all'appello: la Torquoise, ovvero la numero 401. Uno splendido turchese shimmer, detto in parole povere (nella foto in basso, dopo il dettaglio della mina, troverete lo swatch col flash).



Questa matita è tre volte perfetta. Perchè? Ve lo spiego subito. Funziona perfettamente come eyeliner, innanzitutto. Personalmente non ho trovato alcuna difficoltà nel traccia una riga sottile e decisa. Nessun buco e nessun vuoto. Idem per la parte inferiore del contorno occhi: solitamente le ciglia ostacolano il passaggio della punta, ma la Made to last s'è fatta largo tra i cespugli senza lamentarsi. Manca il terzo perchè, e ve lo spiattello subito. Questa matita fa miracoli anche nella rima interna dell'occhio. E se ve lo dice una che ha le tubature del condotto lacrimale da ristrutturare, allora penso che vi possiate fidare ciecamente. Il colore, poi, è assolutamente splendido. Un azzurro turchese intensissimo tutto da sfoggiare e rimirare. Meraviglioso se abbinato con lo smalto olografico, sempre di Pupa, color azzurro ghiaccio. Del quale, però, vi parlerò tra qualche post, perché lo sto ancora testando. Vediamo un po'... cosa devo dirvi ancora? Ah sì. Questa matita Pupa ha due estremità: da una parte c'è ovviamente la mina colorata, non troppo cicciotta e resistente, di quelle che non hai paura si spezzino durante l'applicazione. Dall'altro lato c'è invece uno sfumino di spugna dalla forma leggermente appuntita, simil pennello penna. 


Utile, dunque, per chi non desidera un tratto deciso ma un po' sfumato. Occhio, peró, ad affrontare quest'eventuale passaggio: dovete essere rapide, altrimenti la matita si asciuga ed essendo waterproof sarà difficile intervenire. Non pensate che sia uno di quei prodotti che si cementificano sulla palpebra: per levarla io utilizzo semplicemente lo struccante bifasico di Kiko, ma anche una salviettina dovrebbe andar bene. Lo sfumino, tirando, vien via. Ed esce allo scoperto un utilissimo mini-temperamatite. 


Bella anche l'idea del tappino colorato che copre lo sfumino e che, per ogni variante della collezione, richiama perfettamente la tonalità della matita. Promossa? Eccome! Anzi, sapete che vi dico? Che corro a comprarmene altre due o tre. O anche quattro, cinque, sei. Le trovo perfette per l'estate, soprattutto per la gamma di colori. Sa di primavera, e non c'è niente di più bello! E voi? Le avete provate? Vi sono piaciute?

8 commenti:

  1. Ecco un altro post interessantissimo della nostra precaria :) Anche io come te ho l'occhio umido e con la lacrimuccia sempre appesa...guai a mettere la matita nella rima interna! Nel migliore dei casi sparisce, nel peggiore mi cola ovunque. Mi ricordo anche un tuo post dove consigliavi le matite Zoeva per chi ha questo problema... domanda: secondo te ci sono differenze tra le due marche? quali sono le migliori?

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    1. Ciao Laura! Continuo a pensare che le Graphic Eyes di Zoeva siano delle ottime matite. Non le paragono alle Made to last eyes di Pupa perché penso siano veramente diverse. Quelle sono delle matite normali, queste sono automatiche. La differenza è che le prima hanno la mina più cicciotta, quindi delineare un contorno occhi è sì fattibile, ma più complicato, perché la linea non viene ovviamente sottile. Ma sono fantastiche all'interno dell'occhio perché riempiono la rima sin dalla prima passata. Quelle automatiche hanno invece la punta più sottile, e sono dunque ottime per i lavori di precisione! Dipende, dunque, dall'utilizzo che pensi di doverne fare. Io le prenderei entrambe :P

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  2. Interessante..da poco mi sto discostando dalla classica matita nera per osare qualcosa di più colorato. Il viola mi manca! Complimenti per l'articolo che ti hanno pubblicato e Grazie per il link che mi hai mandato..

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    1. Datti ai colori, non te ne pentirai! Grazie per i complimenti... e prego per l'altra cosa! Non c'è di che ;)

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  3. assolutamente meravigliosa *_* da provare :) grazie per il post...

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  4. Adoro tutte queste matite :P comunque mi sono iscritta subito.. sei cosentina!!!Io sono originaria della prov di cosenza ma trapiantata a Pisa e mi fa sempre piacere trovare conterranee!

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  5. ciao!! innanzitutto complimenti per il tuo simpatico blog nel quale mi sono imbattuta per puro caso. Incuriosita da una review di Giuliana ho acquistato due di queste matite. Entrambe sulla mano scrivevano benissimo. Ma quando le ho provate a casa l'amara sorpresa: quella grigia scrive benissimo anche nella rima interna. Quella viola... INESISTENTE. Nella rima interna proprio non segna. Secondo te come è possibile? GRAZIE!!

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